Nuove, scottanti, rivelazioni sulla morte di Ciro Esposito, il tifoso napoletano ferito lo scorso maggio da un colpo di pistola prima della finale di Coppa Italia Napoli-Fiorentina e morto dopo quasi due mesi di agonia.
All’indomani della chiusura dell’inchiesta sull’omicidio, il Giornale Radio Rai ha diffuso una registrazione che riporta le ultime parole del giovane allora ricoverato nel reparto di terapia intensiva del Policlinico Gemelli di Roma.
Nonostante fosse intubato, Esposito riuscì a rispondere alle domande di un perito consulente della famiglia sulle dinamiche della vicenda. Ad aggredirlo fu “più d’uno” e “avevano i caschi“.
Alla domanda “Perché ti trovi qua?”, il tifoso napoletano rispose: “Mi hanno sparato, stavo andando a vedere la partita, il biglietto lo avevo comprato dove abito io, a Napoli”.
L’identikit dell’aggressore, però, continua a rimanere piuttosto sfocato. “Perché ti ha sparato?”, gli chiede il perito: “Era fuori di testa. Stava in piedi e poi a terra e parlava con accento romano”.