È durato circa un’ora l‘incontro al Quirinale tra il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il presidente del consiglio, Matteo Renzi che oggi ha assunto ufficialmente l’interim delle Infrastrutture, dopo le dimissioni di Maurizio Lupi, del Ncd per le polemiche seguite agli sviluppi dell’inchiesta Grandi opere.
Con Mattarella si è parlato di tempo e modalità di nomina del nuovo titolare di un ministero chiave per il rilancio delle grandi opere, in un momento in cui il settore è al centro di una serie di inchieste giudiziarie. Sarà un interim breve, ha già detto Renzi, aprendo di fatto il toto nomi per il successore di Lupi. In pole, Graziano Del Rio, sottosegretario alla Presidenza e fedelissimo del premier e il presidente dell’Autorità anticorruzione, Raffaele Cantone. Non dovrebbe essere, in ogni caso, un esponente del Nuovo centrodestra di Alfano a prendere il testimone di Maurizio Lupi, che potrebbe essere ricompensato con un ministero degli Affari regionali, affidato a Gaetano Quagliariello, attuale coordinatore nazionale del Ncd.
Alfano ha detto: “Non abbiamo particolare affezione riguardo al ministero delle Infrastrutture. Si tratterà di individuare l`uomo giusto al posto giusto”, quanto alla ‘compensazione’, intesa come ‘diminutio’ del partito, “Credo non sia intenzione, ne interesse, di Renzi e del governo intaccare il peso di Ncd nel governo”. Intanto c’è il primo escluso, Gaetano Quagliarello, coordinatore nazionale di Ncd, che ha detto: “Non sarò ministro”.
Il presidente del consiglio ha chiarito che la scelta del nuovo ministro delle Infrastrutture non è legata a una questione di tessere: “Vogliamo uno bravo”.