“Pisapia si dimetta subito e andiamo a votare”. Matteo Salvini scalpita e non vede l’ora che si voti a Milano, dopo l‘annuncio di Giuliano Pisapia che non si ricandiderà alle amministrative del 2016. Fino a quel giorno, però, resterà al suo posto a fare il suo lavoro.
“Non è possibile – ha commentato Salvini – che dica con un anno di anticipo che non si ricandida e poi resta sindaco: Milano ha bisogno di un sindaco a tempo pieno”, ha detto il segretario della Lega Nord, che non nasconde di poter correre in prima persona. “Se serve io sono a disposizione, naturalmente passando dalle primarie perché i cittadini devono scegliere prima dei partiti”.
Il Centrosinistra, spiazzato dalla decisione di Pisapia, dovrà mettersi al lavoro per cercare un successore. “Si al percorso delle primarie sotto un comitato di garanti”, scrive il segretario del Pd meneghino Pietro Bussolati. “Vogliamo discutere del futuro di Milano: idee, contenuti, proposte. Di candidati da appoggiare parleremo poi”.
Sul fronte opposto, Giulio Gallera, segretario cittadino di Forza Italia, sostiene: “Ora tocca al centrodestra mettere in campo un progetto di rilancio della città che possa coinvolgere il maggior numero di forze e tutti coloro che non si rassegnano al declino”.
Prima, però, occorrerà fare chiarezza nei rapporti con Ncd e Lega Nord; un fatto non scontato: fin qui incompatibili nelle alleanze in vista delle prossime regionali. Senza considerare il fatto che l’esasperato protagonismo di Salvini, sui media e nella scelta dei candidati, sta infastidendo parecchi berlusconiani. Come il capogruppo alla Camera, Brunetta che sostiene: Salvini non può farla da padrone, il Centrodestra vince se respira a due polmoni.
#Centrodestra. Vince se respira a 2 polmoni, Salvini non può fare padrone http://t.co/enEo2eH3Su
— Renato Brunetta (@renatobrunetta) 23 Marzo 2015