Maxi truffa all’Inps di Cosenza, denunciate 518 persone dalla Guardia di Finanza. In particolare, i finanzieri hanno accertato che queste persone avrebbero goduto “dell’indennità di accompagnamento” tra il 2010 e il 2014 per il ricovero in strutture sanitarie, convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale, senza effettuare le prescritte comunicazioni all’Inps.
Il beneficio economico viene concesso se l’invalido ha la necessità di un accompagnatore o di un’assistenza continua ma decade per il periodo in cui chi ne usufruisce è ricoverato in ospedale. Cosa che invece non è avvenuta nel caso delle 518 persone di Cosenza che si sono “dimenticate” di avvisare l’ente previdenziale, continuando così ad usufruire dell’erogazione mensile.
Le somme indebitamente percepite variano da un minimo di 800 euro a un massimo di 28 mila, per un danno complessivo al Servizio sanitario nazionale di circa 800mila euro. I militari hanno acquisito dall’Asp di Cosenza gli elenchi di oltre 40 mila persone e i dati sono stati poi incrociati con quelli forniti dall’Inps locale e della sede centrale di Roma.
Il reato contestato è di truffa ai danni del Servizio sanitario nazionale, che prevede il carcere da uno a cinque anni e una multa da 309 fino a 1.549 euro, oltre ovviamente al recupero delle indennità percepite e non spettanti.