I due terroristi che hanno fatto irruzione al museo del Bardo di Tunisi si erano addestrati in Libia. A riferirlo è stato il ministro tunisino della Sicurezza Rafik Chelly ad una tv locale confermando le indiscrezioni uscite ieri su alcuni media.
“Si tratta di due elementi estremisti salafiti, che sono partiti per la Libia lo scorso dicembre dove si sono addestrati”, prima di rientrare in Tunisia, ha spiegato il ministro.
Quattro sono le vittime italiane nell’attentato costato la vita a 23 persone, tra cui 19 stranieri e 2 attentatori, più decine di feriti. Si tratta di due donne, Antonella Sesino, 54 anni, dipendente del Comune di Torino, e Giuseppina Biella, una settantenne di Meda, vicino a Monza, che era in vacanza in Tunisia insieme al marito, che si aggiungono al torinese Orazio Conte, informatico di 54 anni, e Francesco Caldara, pensionato di Novara in vacanza con la compagna, che è rimasta ferita. Degli undici italiani feriti, uno è in gravi condizioni.
“Quello che avete visto a Tunisi è solo la prima goccia di pioggia”, hanno scritto gli jihadisti su Twitter, come denunciato da Rita Katz, direttrice del Site, il sito che monitorizza il jihadismo sul web. Nella rivendicazione l’Isis nomina due attentatori, Abu Zakarya al-Tunisi e Abu Anas al-Tunisi, afferma che sono tunisini e aggiunge che l’obiettivo era proprio il museo del Bardo e non il vicino parlamento tunisino.
Intanto, nella capitale maghrebina proseguono le indagini e nove sospettati sono stati arrestati: quattro di questi avrebbero “legami diretti con l’attacco”. È stata arrestata anche la sorella di Jabeur Khachnaoui, uno dei due attentatori rimasti uccisi nel blitz. Si cerca ancora il terzo attentatore al museo.
Il ministro Mogherini chiede all’Ue di non rimare inerme: “Discuteremo la nostra reazione all’attacco terroristico a Tunisi. La maggior parte delle vittime erano Ue e di sicuro questo è un attacco anche all’Europa e l’Europa deve rispondere. Li informerò sulla situazione e decideremo la reazione”, così l’Alto rappresentante Federica Mogherini entrando al vertice Ue.
Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente Mattarella: “Quel che è avvenuto ieri in Tunisia è molto doloroso e molto allarmante. E dimostra che Isis è un pericolo molto grave che va affrontato con urgenza, perché il tempo è poco” ha detto Sergio Mattarella in un’intervista alla Cnn. “Quel che è avvenuto dimostra la gravità di questo pericolo”, aggiunge il Capo dello Stato.
I croceristi di Costa Fascinosa rimasti coinvolti nell’attentato sono arrivati nella mattinata all’aeroporto di Fiumicino e di Genova con due voli charter messi a disposizione da Costa Crociere. Da Roma in diciotto proseguiranno per Palermo, mentre da Genova un gruppo raggiungerà Torino in bus.
“È Dio che ci ha salvato”. Così una donna scampata alla strage di Tunisi, scendendo dal bus che ha riportato una trentina di crocieristi a Torino, al terminal in corso Inghilterra. “Il mio pensiero va agli orfani”, ha detto un’altra donna. Sul bus è salito il sindaco Piero Fassino che ha tenuto un breve discorso.