Cercavano ragazzi in Argentina, li portavano a Buenos Aires da medici disponibili per sottoporli a cure ormonali e interventi di chirurgia plastica, quindi li portavano in Italia per avviarli alla prostituzione transessuale e al consumo di droga, visto che i protettori erano soliti fornire cocaina in maniera che questa potesse essere smerciata anche ai clienti.
I carabinieri del Nucleo investigativo di Frascati hanno arrestato 11 persone per la tratta di esseri umani, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, sfruttamento della prostituzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
I transessuali facevano sosta a Parigi prima di giungere in Italia, e da qui portati sul litorale sud di Roma. L’organizzazione criminale avrebbe svolto la sua attività già da un decennio: i ragazzi venivano reclutati in tutta l’Argentina per poi essere alloggiati in un albergo del quartiere Palermo dove i medici operavano per rendere possibile la “trasformazione”.
I trans venivano poi inviati in Italia con falsi passaporti, un biglietto aereo di sola andata e un anticipo per le prime spese. Una volta nel nostro Paese, i giovani dovevano sottostare agli ordini dei loro responsabili di zona: ogni disubbidienza veniva pagata con violenze fisiche e psicologiche. Nel corso dell’indagine è stato anche accertato il suicidio di un giovane transessuale il quale, in pieno tracollo psicologico si è lanciato dal suo appartamento di Pomezia.