Una svolta per il futuro del Parma. Il presidente del Tribunale parmigiano Piscopo ha detto “sì” alla richiesta del fallimento del club ducale al termine di un’udienza lampo. Presenti Il giudice fallimentare Rogato, la Procura della Repubblica rappresentata dalla dott.ssa Dal Monte, i rappresentanti legali di alcuni creditori e i legali rappresentanti del Parma, Preti e Riccobene,
Parma-Torino, in programma alle 20.45, si giocherà. Parola di Riccobene, membro del Collegio sindacale: “Abbiamo parlato con i dipendenti e nel pomeriggio incontrerò la squadra. Cerchiamo di mantenere i veri valori della società, ovvero alcuni dipendenti, i giocatori, e cerchiamo di mantenere anche il valore patrimoniale di questa società, per gli stessi dipendenti e per il curatore fallimentare. Siamo un caso unico. Domenica col Torino si giocherà“.
Anche Marco Preti, direttore finanziario del Parma, si dice fiducioso: “Non abbiamo presentato nessun piano di salvataggio di medio periodo. Il nostro destino è quello del fallimento”. Assente il presidente Manenti, finito in manette nella giornata di ieri nell’ambito dell’inchiesta “GFB-OCULUS”. A dispetto delle apparenze, il fallimento è l’unica strada possibile verso la rinascita del Parma. L’orizzonte è meno buio.
Decise intanto le date dei due recuperi: Parma-Udinese si giocherà mercoledì 8 aprile alle 18,30, Genoa-Parma mercoledì 15 aprile alle 18,30.