Dopo la paura, la voglia di normalità. Questo il sentimento diffuso tra gli italiani scampati ieri all’attacco terroristico sferrato a Tunisi. Vogliamo solo tornare a casa e riabbracciare i nostri cari”, dice Maria Antonietta Santoro, una delle dipendenti del Comune di Torino. Raggiunta al telefono, la donna è sulla Costa Fascinosa diretta verso Palma De Maiorca, da dove i torinesi rientreranno in Italia. “Siamo sconvolti”, dice.
Intanto l’amministrazione comunale ha chiesto inoltre a Torino e Juventus di indossare il lutto al braccio nella prossima partita del campionato di calcio di serie A. Un minuto di silenzio su tutti i campi e in tutte le sedi degli eventi sportivi che si terranno a Torino nel fine settimana. Lo ha chiesto il Comune di Torino con una lettera ufficiale dell’assessore allo Sport della Città, Stefano Gallo.
“Ci sentiamo molto fortunati, quasi miracolati, per come sono andate le cose. Dovevamo scegliere, ieri, se andare al Museo e al Parlamento di Tunisi oppure a Cartagine. Alla fine abbiamo fatto la scelta che si è rivelata più giusta”, dice una delle studentesse dell’Istituto d’istruzione superiore “Fermi” di Catanzaro, che erano in gita nella capitale del Paese nordafricano.
“Tutto è andato bene – aggiunge la ragazza – anche se la paura è stata tanta. Molte vittime della strage, infatti, erano tra i viaggiatori della nostra nave. Appena si è diffusa la notizia su quanto stava accadendo al Museo del Bardo, ci hanno fatto rientrare a bordo e non ci sono state conseguenze per nessuno di noi”. Da ieri i ragazzi in gita e i loro compagni non hanno mai interrotto il flusso di contatti e aggiornamenti attraverso sms e whatsapp.
Intanto la coppia di Osimo scampata all’attentato di Tunisi – Giancarlo Bartolini, 50 anni,e la moglie Orietta Storani, di 46 – tornerà a casa in aereo da Palma di Maiorca verso cui la Costa Fascinosa sta navigando. Lo ha riferito la figlia Giada, 28 anni, che lavora nel bar di famiglia a Stazione di Osimo (Ancona). “Speriamo il prima possibile”, ha detto emozionata dopo aver ricevuto verso le 9 una chiamata della madre che, con il telefono della nave, l’ha rassicurata: “State tranquilli, stiamo bene, ritorniamo presto”.
I tre figli della coppia avrebbero voluto che i genitori ripartissero in aereo direttamente da Tunisi ma, anche per motivi di sicurezza, ciò non è stato possibile. La nave è salpata verso l’una della notte scorsa e dovrà affrontare circa un giorno di navigazione prima di approdare, forse tra stasera e domani mattina, a Palma di Maiorca.
La madre, ha rivelato Giada, era molto restia a partire per il viaggio, regalato ai genitori da amici per il cinquantesimo compleanno del padre. Forse un presentimento per la drammatica avventura vissuta al Museo del Bardo, dove i due con altri turisti sono fuggiti di sala in sala, indirizzati da una guida quando sono risuonati i colpi di arma da fuoco.