Spunta il nome del senatore Pd Ugo Sposetti, ex tesoriere dei Ds e al centro nel 2005 di polemiche per il caso Consorte Unipol-Bnl, dalle intercettazioni effettuate nell’inchiesta sui grandi appalti. Parlando di Giulio Burchi, indagato, la Procura scrive che “è molto vicino al senatore Sposetti, per il quale si attiva in più occasioni al fine di reperire incarichi in favore di persone indicategli dallo stesso Sposetti” tanto che in una conversazione tra i due Burchi dice “non faccio altro che l’ufficio di collocamento”.
“Analoga attività – si legge ancora negli atti della Procura di Firenze – viene svolta da Burchi su richiesta del vice-ministro alle Infrastrutture, Nencini Riccardo, il quale si interfaccia con il Burchi tramite l’ex parlamentare Del Bue Mauro”. In sostanza, spiega la Procura, Burchi chiede a Del Bue di procurargli un appuntamento con Nencini e immediatamente dopo Del Bue chiede a Burchi “tu potresti dargli qualche contributo di questo tipo anche a Nencini…ci sono delle nomine da fare in giro…ci interessa sistemare due o tre persone in qualche ente…”.
Dal tenore delle conversazioni intercettate, scrive ancora la Procura, si comprende anche che lo stesso Burchi “ha richiesto a più soggetti, ivi compreso Nencini, un intervento in suo favore per una nomina all’interno della società Terna”. Successivamente, Burchi si rivolge alla segreteria del Nencini, nella persona di Fabrizio Magnani, il quale parla a Burchi si “trovare il posto per una persona”. In una conversazione con Magnani, Burchi fa anche riferimento alla richiesta di Nencini di “sistemare uno in un collegio”.