È morto questa notte, nella sua casa sul Lago Maggiore, Giovanni Cesareo, giornalista e scrittore, storico critico televisivo dell’Unità e docente di sociologia della comunicazione all’università di Torino e poi a lungo al Politecnico di Milano. Era nato a Palermo nel 1926. Tra le sue opere più note, Anatomia del potere televisivo (Franco Angeli), La televisione sprecata (Feltrinelli), Fa notizia (Editori Riuniti).
Cesareo ha diretto, tra l’altro, la rivista Ikon, vivaio di studiosi come Franco Iseppi, Antonio Pilati, Francesco Siliato, Clelia Pallotta, Rossella Bertolazzi (che ha sposato). “E’ stato un maestro per tanti di noi, studiosi della comunicazione, della televisione del sistema dei media in generale: ha allargato la visione dello studio, prima divisa in compartimenti, all’insieme dei mezzi”, ricorda Siliato, docente di Sociologia delle comunicazioni al Politecnico di Milano, che sottolinea di Cesareo anche “l’impegno per far capire alla sinistra italiana quanto la tv fosse importante, nella ricerca del consenso e nella costruzione dell’identità nazionale”.