Il Ddl sulla corruzione arriverà nell’Aula del Senato giovedì mattina probabilmente con la sola relazione. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo a maggioranza. La commissione Giustizia di Palazzo Madama proseguirà l’esame del testo nel pomeriggio di mercoledì 18 marzo, con l’obiettivo di concludere l’esame del provvedimento. E proprio mercoledì, alle 13, scade il termine per la presentazione dei subemendamenti all’emendamento del governo che prevede che il falso in bilancio torni a essere un reato. Oltre all’incardinamento del ddl anticorruzione giovedì sarà in Aula a Palazzo Madama anche il decreto legge sulle banche popolari. Poi l’esame dei due testi proseguirà martedì e mercoledì con precedenza al dl banche in scadenza il 25 marzo.
Il Movimento 5 Stelle si è opposto alla proposta di far slittare i lavori del ddl corruzione e ha chiesto di lavorare anche venerdì, sabato e domenica. “E’ il solito modo per cincischiare – ha commentato il capogruppo M5s Andrea Cioffi – la priorità deve invece essere approvare questo ddl”.
Mentre secondo Loredana De Petris di Sel è solo un modo per perdere altro tempo perché commenta: “Se giovedì non si sarà pronti con la relazione non si farà nemmeno quella”.
Proprio oggi, il tema della lotta alla corruzione è stata al centro di un botta e risposta tra il presidente dell’associazione nazionale dei magistrati, Sabelli, e il presidente del consiglio, Renzi.