In Iraq l’Isis ha decapitato quattro uomini accusati di reclutare volontari per combattere contro l’esercito del califfato islamico nell’offensiva lanciata dall’esercito di Baghdad. L’esecuzione è avvenuta nella provincia di Salaheddin, dove i militari iracheni hanno sferrato un attacco per sottrarre all’Isis il controllo di Tikrit.
In un video pubblicato su diversi siti vicini ai jihadisti, i quattro reclutatori, vestiti di nero, sono mostrati in ginocchio lungo una strada deserta con alle spalle i miliziani che brandiscono i coltelli e in altre immagini si vede la decapitazione.
Intanto, in Libia, l’Isis ha rapito 20 tra medici e infermieri stranieri a Sirte, da dove decine di famiglie stanno fuggendo, in vista della ripresa dei combattimenti tra jihadisti e milizie dell’operazione Shuruq. Gli ostaggi catturati sono filippini, indiani, serbi e ucraini che lavoravano all’ospedale Ibn Sina. Sono stati prelevati da un commando formato da una trentina di miliziani del gruppo Tafkiri, affiliato al Califfato. Secondo alcuni colleghi, i guerriglieri li hanno bloccati perche’ si prendano cura dei loro feriti, anche in vista delle imminenti battaglie.