Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deposto una corona di fiori in via Fani, a Roma, in memoria degli agenti della scorta uccisi durante il rapimento di Aldo Moro il 16 marzo del 1978. Il presidente della Democrazia Cristiana venne ucciso dalle Brigate Rosse poco meno di due mesi dopo. Il suo cadavere fu ritrovato il 9 maggio nel bagagliaio di una Renault 4 rossa in via Caetani.
Mattarella, a capo scoperto nonostante la pioggia, si è fermato in un minuto di raccoglimento di fronte alla lapide con i nomi delle cinque vittime della strage e poi ha parlato con i familiari: i militari dell’Arma dei Carabinieri Oreste Leonardi e Domenico Ricci, i poliziotti Francesco Zizzi, Raffaele Iozzino e Giulio Rivera.
“Il Presidente ci ha detto delle parole di conforto, che ci è vicino e che, anche se sono passati 37 anni, le istituzioni sono vicine a tutte le famiglie dei caduti del terrorismo”, ha detto Giovanni Ricci, figlio dell’appuntato dei Carabinieri, Domenico, tra i componenti della scorta di Aldo Moro ucciso in via Fani.
Ricci ha chiesto da parte di tutti i familiari la verità sull’omicidio: “Non bisogna mai gettare la spugna, abbiamo una nuova commissione con poteri inquirenti e stiamo lavorando affinché le verità certe vengano scritte. Andremo avanti anche perché bisogna pensare ai giovani e alle future generazioni per spiegare loro cosa è successo”.
Anche il presidente del Senato Pietro Grasso, la presidente della Camera Laura Boldrini e il ministro degli Interni, Angelino Alfano, hanno deposto le corone di fiori.