“Esordio” amarissimo e carico di rimpianti per il Cagliari targato Zdenek Zeman. Tifosi, società e giocatori hanno gustato il dolce sapore del rilancio per quasi 93′, ma nel finale l’Empoli di Sarri rovina il lieto fine strappando un insperato 1-1.
Solito calcio spettacolare e, soprattuto, una difesa sempre ballerina. Al netto della delusione, però, i sardi possono davvero sperare nella salvezza dopo le ultime, preoccupanti, prestazioni e il consequenziale esonero di Gianfranco Zola.
Primo tempo scoppiettante. L’avvio dei rossoblù è devastante, sia sul piano dell’intensità che su quello della propositività. È un piacere vedere giocare il Cagliari che già al 20′ passa in vantaggio con un bel piazzato di Joao Pedro su assist di Farias.
L’Empoli è tramortita e solo la sfortuna impedisce ai padroni di casa di incrementare il punteggio. Al termine dei 45′ si contano almeno tre nitide palle gol e due pali clamorosi per i cagliaritani. Impressionante.
L’enorme dispendio di energie del primo tempo impedisce al Cagliari di mantenere ritmi elevati anche nella ripresa. I toscani provano così a prendere campo, ma di fronte si trovano una squadra agguerrita e sempre pronta a colpire in contropiede.
Sepe è miracoloso prima su M’Poku e poi su Dessena, l’Empoli risponde invece con la conclusione a botta sicura di Rugani che trova l’opposizione provvidenziale di Diakité.
Nel finale, con l’arbitro Rizzoli prossimo al triplice fischio, gli ospiti trovano l’1-1: cross di Mario Rui, gol di Vecino e Sant’Elia quasi in lacrime. Non tutto è perduto, ma la delusione del Cagliari è davvero tanta.