Quarantotto tra dirigenti e militanti della Lega Nord in Emilia Romagna risultano indagati dalla procura di Reggio Emilia per appropriazione indebita aggravata per una serie di spese rimborsate, per un totale di circa 250 mila euro, tra il 2009 e il 2012.
L’indagine nasce nel 2012 dall’esposto di Mario Lusetti, poi espulso dalla Lega e anche lui indagato. In una nota, la Lega Emilia definisce la contabilità regolare. “Quella che denunciano gli organi di stampa oggi è una vicenda vecchia della quale eravamo perfettamente a conoscenza e sulla quale si sta già facendo la necessaria chiarezza. La Lega, infatti, ha verificato tutta la contabilità regionale sia attraverso gli organi locali che con il supporto della sede federale di Milano e non è stata trovata nessuna irregolarità. Per quello che riguarda le pezze giustificative che seppure in alcuni casi non riportavano l’intestazione Lega Nord, le stesse, erano chiaramente riconducibili all’attività del movimento svolta dai singoli tesserati. Non c’e’ quindi nessuna intenzione da parte della Lega Nord di costituirsi parte civile in quanto non si ravvisa nessun danno e anzi si da massimo appoggio a tutti quei militanti, in molti casi pensionati e studenti universitari, che hanno svolto attività politica per il movimento. Confidiamo quindi in una rapida soluzione di tutta la vicenda appena saranno chiariti i singoli fatti”.