L’avventura di Roberto Boscaglia alla guida del Trapani è giunta al termine. Il tecnico siciliano è stato esonerato dopo alcuni giorni di riflessione da parte della dirigenza granata.
La sconfitta rimediata a Crotone (1-0) contro una diretta concorrente per la salvezza ha definitivamente compromesso il rapporto tra Boscaglia e la società trapanese. Dopo sei anni di successi e di grandi emozioni, le strade si sono divise, ma i rapporti rimangono comunque buoni.
Incassato il “no” di De Canio, il profilo individuato per succedere al tecnico gelese è quello di Serse Cosmi, ex di Pescara e Perugia, legatosi al club granata sino a giugno con opzione per la prossima stagione in caso di salvezza.
Di seguito vi proponiamo il comunicato integrale a firma del presidente Vittorio Morace:
Una scelta dolorosa, ma necessaria. “Non avrei mai voluto fare una scelta del genere e mi pesa tantissimo, perché ho massima stima di Roberto Boscaglia e perché non si può certo dimenticare che grazie a lui ed ai giocatori che ha avuto con se’ abbiamo conquistato importanti traguardi ed il più importante di tutti, la serie B. Ma ci sono situazioni che portano a scelte dolorose ed in questo momento non vedo altre soluzioni se non l’esonero dell’allenatore Roberto Boscaglia. Mi pesa prendere questa decisione, ho riflettuto a lungo, ma credo che non ci siano alternative. Non è una scelta fatta per ottenere il “favore della piazza”, ma operata in assoluta autonomia e perché mi auguro che possa essere utile sia al Trapani Calcio sia a mister Boscaglia, cui mi lega un grande affetto. La squadra è temporaneamente affidata all’allenatore della Primavera Luigi Garzya ed all’allenatore degli Allievi Giacomo Filippi. Il nome del nuovo allenatore sarà successivamente comunicato“.
La Società non è affatto assente. “Il fatto che io non sia sempre a Trapani, per questioni personali, non mi impedisce di seguire con attenzione, come ho sempre fatto le vicende societarie. D’altra parte, non credo che l’assenza fisica, ancorché temporanea, sia, in una società moderna, un motivo ostativo alla gestione, così come dimostrano anche altre e ben più blasonate società. Sui motivi che mi hanno portato ad essere momentaneamente lontano da Trapani assieme alla mia famiglia, essi sono strettamente personali e non credo debba “renderne conto”. Quello che è certo è che non sto qui in vacanza. Sono una persona che nella vita ha sempre lavorato, non sono stato in vacanza quando avevo 18 anni ed avrei potuto permettermelo, non lo faccio a maggior ragione ora”.
I costi del Trapani Calcio. “Non ho mai voluto parlare di cifre, non perché siano un segreto, ma perché, guardando quanto si spende per il calcio, provo io stesso vergogna. Sono cifre enormi, che potrebbero essere utilizzate sicuramente per fini diversi. Ed i nostri bilanci non sono quelli di altre squadre, che spendono molto di più! Ciononostante ho sostenuto e continuo a sostenere tali spese per la Città che so quanto tenga alla propria squadra ed alla serie B che abbiamo faticosamente conquistato. Non ci sono guadagni e chi dice che con il calcio guadagna dice una grossa bugia. I famosi introiti dei diritti non coprono nemmeno la metà delle spese che si sostengono”.
Nessuno deve mollare. “Tutti sapete come dieci anni fa sia nato il mio impegno per risollevare le sorti del Trapani Calcio, in quel momento in una situazione di difficoltà ho ritenuto di dover intervenire. Trapani mi ha dato tanto, qui c’è la mia azienda, qui è nato l’ultimo dei miei figli, era un modo per dire grazie a questa città in cui il calcio è vissuto con grande passione. Credo che in questi dieci anni, la squadra, tutte le componenti societarie, lo staff tecnico, i giocatori che hanno indossato la maglia granata abbiamo fatto con senso di responsabilità e del dovere tutto quanto possibile per regalare alla città un sogno, che era atteso da un secolo. Trapani voleva la serie B ed abbiamo, tutti assieme, lavorato per conquistarla. Abbiamo sofferto, non sempre le cose sono andate bene, abbiamo anche gioito, nessuno, e dico nessuno, si è mai tirato indietro, neanche nei momenti di maggiore difficoltà. Quello che ho chiesto quest’anno è il mantenimento della categoria. Ed è questo il nostro obiettivo. Dovesse arrivare all’ultima giornata di campionato o, come tutti speriamo, con maggiore serenità è questo comunque l’obiettivo da raggiungere. E si deve raggiungere sudando in campo, non ci sono altri metodi. Nella mia vita da imprenditore mi sono sempre prefissato un obiettivo, grande o piccolo che fosse, ed ho fatto di tutto, anche quando ci sono state situazioni difficili, per raggiungerlo. Faremo ogni sforzo per mantenere la serie B, perché per tutti è troppo importante. E lo faremo a costo di fare scelte dolorose e che mai avremmo voluto fare“.