Il giudice civile palermitano Sebastiana Ciardo ha condannato i ministeri dei Trasporti e della Difesa per la strage di Ustica, 81 persone morte, nella causa proposta da quattro familiari di Gaetano La Rocca, morto nella strage.
Lo Stato dovrà pagare in tutto (compresi gli interessi maturati) poco più di un milione di euro (1.007.152) di risarcimento meno le somme già liquidate agli eredi come indennizzo. Il giudice non ha ritenuta liquidabile ”alcuna posta risarcitoria per il ‘danno da depistaggio”’.
Per il giudice il “danno da depistaggio”, non è ”bene ancorato a diritti o interessi di matrice costituzionale, aventi portata individualizzante rispetto alla posizione di ciascun danneggiato”. Su questo punto i legali dei familiari di La Rocca, gli avvocati Vincenzo, Vanessa e Fabrizio Fallica non sono d’accordo e stanno valutando il ricorso in appello.
La causa è stata promossa da Alessandro Sabatini La Rocca e Marcello Sabatini La Rocca (figli di Gaetano) che hanno agito nel giudizio in qualità di eredi della madre, coniuge della vittima, e Maria Teresa La Rocca e Davinia La Rocca, sorelle di Gaetano. Il procedimento era stato stralciato dal giudizio andato a sentenza nell’ottobre scorso perché non erano stati presentati alcuni certificati attestanti le parentele con la vittima. Agli eredi della moglie di La Rocca vanno 402.861,70 euro ciascuno (di cui 202.861,68 come interessi) alle sorella della vittima vanno 101.715,40 ciascuno (di cui 50.715,41 come interessi).
La sera di venerdì 27 giugno 1980, quando un aereo di linea della Itavia, decollato dall’aeroporto di Bologna e diretto a Palermo, precipitò nel braccio di mare compreso tra le isole di Ustica e di Ponza. Nell’evento persero la vita tutti gli 81 occupanti dell’aereo.