Sgominata dai carabinieri di Pavia un’organizzazione internazionale dedita allo sfruttamento della prostituzione e al traffico di droga. Sono 40 gli ordini di custodia per associazione a delinquere finalizzata al reclutamento, agevolazione, induzione e favoreggiamento della prostituzione, con l’aggravante della transnazionalità che i militari stanno eseguendo in diverse città della Lombardia, a Asti, in Piemonte, ma anche in Romania, Belgio, Albania e Germania.
La banda gestiva più di settanta donne straniere maggiorenni, costrette, anche con metodi violenti, a prostituirsi in Lombardia e in varie località balneari del Nord Italia. L’organizzazione era composta da italiani, romeni e albanesi; i proventi dello sfruttamento della prostituzione erano reinvestiti nel traffico di droga.
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In ambito di prostituzione tra soggetti maggiorenni, mi domando il motivo per il quale a cadere vittime della tratta di persone a sfondo sessuale debbano essere sempre le donne straniere, mentre quelle italiane ne debbano essere quasi esenti, sia in Italia, sia all’estero ed il motivo per il quale i marciapiedi del sesso a pagamento si svuotano durante le vacanze natalizie e pasquali. La risposta è quella che la schiavitù del sesso a pagamento non è molto diffusa.