Il giornalista palermitano Antonio Maria Di Fresco, 69 anni, è morto oggi a Roma, città che amava, e dove si era trasferito nel 1995 per ragioni lavorative. Oltre ad essere giornalista professionista dal gennaio del 1977 ed ad avere lavorato a lungo per la Rai, ha dedicato la sua vita alla scrittura di saggi ma soprattutto di poesie e testi teatrali.
La sua prima pubblicazione nel 1974 è stata “Misteri e segreti dell’anno santo” citato sucessivamente in un testo di inchiesta americano Italian Labirynth, a cui seguì l’anno successivo un nuovo testo sulla storia della regione sicilia: “Sicilia 30 anni di regione”. Successivamente si dedico’ alla carriera in Rai dove fu assunto nel dicembre 77, dopo una breve e intensa esperienza all’Europeo.
Nel 1989 pubblicò la raccolta di poesie Palermo Spoon river a mò di epitaffio come Edgar Lee Master, ma fatta con le lapidi dei morti ammazzati per mafia. Nel 1993 invece diede alle stampe la raccolta di foto di Salvo Fundarotto con sue poesie dal titolo Saluti da Palermo. nel 1995 con Flaccovio editore pubblico Album Palermo testo e foto. tornando ad occuparsi di teatro decise di ricordare la figura di Aldo Moro nel ventennale della sua uccisione, scrivendo un testo teatrale con la figlia dello statista, Maria Fida, dal titolo l’ira del sole un nove di maggio, rappresentato anche al parlamento europeo di Bruxelles. Il desiderio di sperimentare nuove forme letterarie lo portò a realizzare nel 2000 una sorta di abbecedario con le parole piu ricercate e desuete della Palermo che tanto adorava. Con “caro John” nel 2001 raccontò in forma di lettera la tragedia dell’11 settembre.