“Vivo questo momento con molta serenità”. Flavio Tosi, attende nel suo studio di sindaco di Verona la decisione del consiglio federale della Lega Nord che potrebbe espellerlo dal movimento. Scade, infatti, l’ultimatum per il segretario nazionale della Liga Veneta che, entro mezzanotte dovrà decidere tra la fondazione ‘Ricostruiamo il Paese’, di cui è presidente e la Lega.
“Il mio primo impegno è fare il sindaco di Verona – ha detto in un’intervista con un’emittente locale – e vado avanti a farlo. Vedremo quello che succederà, se Salvini lascerà che sia la Liga come prevede lo statuto, a comporre liste e a decidere le alleanze, ferma restando la candidatura di Zaia, e toglierà il commissariamento della Liga. Un’ingerenza che la Liga fatica a comprendere; ho fatto una battaglia di coerenza, ho sempre detto e mantenuto le stesse impostazioni. Non si fanno accordi svendendo la propria coerenza“.
“Decidendo di tenere fede alla fondazione, stando alla fatwa lanciata dal consiglio nazionale, si decade da militante e da tutte le cariche interne. Sono nella Lega da 25 anni, è la prima forza politica a cui mi sono iscritto, rappresenta più di metà della mia vita; è un’evenienza non facile, sono uno dei militanti più vecchi in Veneto, antepongo la coerenza e la dignità personale e aspetto cosa accade”.
Oggi, 9 marzo, è il compleanno di Matteo Salvini, il segretario nazionale della Lega Nord. “Gli faccio i miei auguri: i rapporti personali prescindono dagli attriti e dalle conflittualità politiche”.