Potrebbe essere letta come una presa di posizione demagogica contro le autorità comunitarie, se non fosse che la frase minacciosa è stata pronunciata dal ministro della Difesa della Grecia: “Sospenderemo il trattato di Dublino II; inonderemo di migranti quelli che non ci aiutano“, ha detto Panos Kammenos, nel suo intervento, al 6° Consiglio nazionale di Anel, Greci indipendenti, il suo movimento di Destra ostile alle politiche restrittive volute dall’Europa per Atene. L‘Eurogruppo ha dichiarato incompleta la lista delle riforme presentata dal premier greco Tsipras, bloccando gli aiuti comunitari a Atene per marzo.
Kammenos intende garantire ai migranti di passaggio per la Grecia i documenti per raggiungere i Paesi del Nordeuropa. “Se loro (i tedeschi, ndr) vogliono assestare un colpo alla Grecia, allora devono sapere che i migranti avranno i documenti per andarsene a Berlino”, ha detto il ministro. “E se fra i migranti si saranno infiltrati anche membri dell’Isis – ha aggiunto – , allora sarà colpa dell’Europa e della sua intransigenza nei confronti della Grecia”.
Solo pochi giorni fa, ricorda il settimanale tedesco Der Spiegel, il ministro degli Esteri greco, Nikos Kotzias, a margine della riunione di Riga, aveva evocato l’arrivo in Europa di “milioni di migranti” dalla Grecia e di “migliaia di jihadisti”.