“È più facile prendersela con i più deboli piuttosto che con i più forti e la Procura non ha fatto indagini a sufficienza”. Così il legale di Ionica D. ha commentato l’accusa di calunnia contestata dai pm nei confronti della 37enne romena che, a novembre, abortì dopo gli sgomberi a Milano. La donna aveva raccontato ai medici di essere stata colpita con un manganello dalle forze dell’ordine durante i tafferugli, ma per i periti sarebbe falso.
“La famiglia e io in qualità di legale – ha spiegato l’avvocato Danilo La Monaca – siamo sconcertati e indignati per l’esito delle indagini. Dai pm ci aspettavamo che andassero avanti a far le indagini per identificare l’autore del presunto reato e, invece, non è stato così, anche perché probabilmente non c’è stata collaborazione tra la Procura e le forze dell’ordine”.