“Volevo uccidere Obama”. Questa la confessione di uno jihadista a una emittente televisiva chiamata dal carcere dove era rinchiuso per aver preparato un attentato al Campidoglio.
Christopher Lee Cornell, 20 anni ha affermato di essere un sostenitore dell’Isis e ha detto di voler uccidere funzionari del governo in rappresaglia per gli attacchi Usa contro l’organizzazione.
Cornell è stato arrestato fuori da un negozio di armi il 14 gennaio, dopo che l’FBI ha appreso che aveva comprato due fucili da assalto M-15 e 600 proiettili. Alla domanda su cosa avrebbe fatto se non fosse stato arrestato, Cornell ha detto che avrebbe “puntato” una delle sue armi, “alla testa di Obama e avrei tirato il grilletto, poi avrei sparato a senatori e deputati e avrei attaccato l’ambasciata israeliana”.
Cornell ha anche detto che il sostegno all’Isis negli Stati Uniti è molto diffuso. “Siamo qui in Ohio. Siamo in ogni stato,” ha detto, “Siamo piu’ organizzati di quanto si pensi”.