Un 35enne di Gela, Mirko Eros Turco, che sette pentiti di mafia accusarono di due omicidi compiuti nel 1998 (quando non era ancora 18enne), facendolo condannare all’ergastolo, è stato riconosciuto innocente dalla corte d’appello di Messina, alla revisione del processo concessagli (insieme alla libertà) dalla Cassazione nel 2008, dopo avere trascorso 10 anni in carcere.
Era accusato di avere ucciso, in tempi diversi, un affiliato di mafia, Fortunato Belladonna, e un commerciante, Orazio Sciascio, durante una rapina. Di quei delitti si sono invece autoaccusati due collaboratori di giustizia, Massimo Billizzi e Gianluca Gammino, scagionandolo definitivamente.
Duro lo scontro tra il collegio di difesa e la procura generale messinese che non ha mai creduto all’innocenza di Turco. Gli avvocati Flavio Sinatra e Cristina Alfieri sono riusciti a dimostrare che si trattava di un clamoroso errore giudiziario.