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Tosi a un passo dall’uscita dalla Lega Nord | La Liga Veneta ha respinto il commissariamento

Flavio Tosi è ormai a un passo dall’uscita dalla Lega Nord. A segnare il punto di rottura potrebbe essere il commissariamento della Liga Veneta deciso dal consiglio federale leghista per gestire la fase delle prossime elezioni regionali del 26 e 27 maggio prossimi. “Se il Consiglio federale della Lega mantenesse la posizione del commissariamento – ha detto il sindaco di Verona a “24 Mattino” su Radio 24 – valuterei le dimissioni da segretario della Liga Veneta. Poi a quel punto liberi tutti. Se venisse portata avanti la linea del commissariamento la frattura sarebbe irreparabile. Spero che loro rivedano questa decisione presa, una decisione sbagliata”.

Giovedì sera, la Liga Veneta ha respinto il commissariamento deciso dal consiglio federale della Lega: “Abbiamo deciso cosi’ a maggioranza per due motivi: uno è tecnico, perché serve un voto del Consiglio federale con maggioranza di tre quinti. Ma il problema sostanziale è il secondo: non è mai successo che la Liga Veneta venga commissariata a due mesi dal voto solo per fare le liste. È un atteggiamento irrispettoso, tanto vale che le realtà regionali vengano chiuse e si decide tutto a Milano. È una cosa profondamente scorretta”.

Le tensioni tra Tosi e Salvini sono esplose dopo l’ipotesi di una candidatura di Tosi a governatore del Veneto in alternativa a Luca Zaia, sostenuto dal leader della Lega; il consiglio federale ha deciso, all’unanimità, che il candidato fosse Zaia, a favore del quale ha votato lo stesso Tosi, decidendo poi il commissariamento della Lega in Veneto. “Io sono stato da sempre fin troppo leale e corretto, quindi – ha aggiunto il sindaco veronese – ho sempre sostenuto la candidatura di Zaia. L’ho fatto anche lunedì scorso, salvo poi essere commissariato. Ora, se ci fosse una frattura ognuno poi deciderebbe liberamente. Ma se cosi’ fosse non avremmo certo provocato noi la situazione, noi abbiamo chiesto solo un diritto scritto nell’art. 39 dello Statuto della Lega, cioè fare le liste. Se loro portano avanti questa frattura, allora ognuno può fare quel che vuole. Posso rimanere sindaco, ritirarmi in seminario o anche candidarmi a governatore”.

“‘Non ci sarà nessun Consiglio federale lunedì. Ho chiesto ai veneti di decidere tra di loro, per quanto mi riguarda il riferimento è Luca Zaia. Ci pagano lo stipendio per risolvere i problemi, non per begare”. E “chi continua su questa strada è fuori”, è la dura replica di Salvini.

“C’e’ stato un Consiglio federale che ha deliberato e il Federale e’ sovrano nelle questioni interne alla Lega”, ha detto il governatore della Lombardia, Roberto Maroni.  “Non credo che Tosi faccia l’errore”, di lasciare la Lega. “Anzitutto per lui – ha aggiunto Maroni – perchè chi si mette fuori dalla Lega non va da nessuna parte e poi perchè rischia far perdere Zaia alle elezioni regionali ed è incredibile. Quindi vediamo nei prossimi giorni”.

 

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