Botero e Palermo. Palermo e Botero. Un rapporto di affinità e di reciprocità che ha una lunga storia.
All’inaugurazione della mostra “LA VIA CRUCIS la pasión de Cristo” del 20 marzo a Palazzo Reale mancano due settimane, poco tempo ma abbastanza per riportare alla memoria la prima volta di Fernando Botero a Palermo. Un ricordo del passato datato 1988. Una mostra quella di Fernando Botero sul tema de “La corrida” organizzata dalla Galleria d’Arte Moderna in collaborazione con l’Italtel e ospitata nei locali del Real Albergo delle Povere.
Il 1988 è un anno particolare la “Primavera di Palermo” è in corso. Non solo perché è marzo ma soprattutto perché la cultura della legalità contraddistingue la grande reazione dei palermitani dopo anni di sangue. Il sindaco di Palermo è Leoluca Orlando e la mostra di Botero all’Albergo delle Povere ottenne un grandissimo successo.
Sul catalogo, ben fatto, si leggono i contributi dello scrittore Leonardo Sciascia, della giornalista Miriam Mafai e la prefazione dello storico dell’arte Giovanni Testori. Il poeta siciliano morirà un anno e mezzo dopo e definisce: “obesi”, più che “grassi”, i soggetti di Botero. “Privi di affanno, di rapacità, di perversità, per nulla comici, simbolo della stupidità moderna[…]”. “Elementi passivi di un mondo uniformemente governato dal prodotto”.
Ma Sciascia non si limita ad analizzare l’arte di Botero, si chiede anche la ragione di tanto successo per “figure così sgradevoli”: “la risposta è insita nella domanda: perché non sono realisticamente dipinte, perché appartengono alla surrealtà, a una plurivalenza – è bene ripetere – di traslati, di metafore, di simboli. A parte – perché essenziale – il fatto che sono di valente, eccellente pittura”. E, a distanza di oltre venticinque anni il Maestro colombiano sceglie ancora e di nuovo il capoluogo siciliano. Il sindaco della città è di nuovo Leoluca Orlando.
Ma la grandiosità del tratto stilistico e pittorico di Fernando Botero può, a ragione, essere considerata una grande occasione di visibilità e di rilancio non solo per Palermo ma per tutta l’Isola. La mostra “LA VIA CRUCIS la pasión de Cristo” promossa dall’Assemblea regionale siciliana, dalla Fondazione Federico II e dal Museo colombiano di Antioquia ed ospitata nelle Sale Duca di Montalto promette di essere un evento che non si ferma sul piano artistico e culturale.
Questa mostra creerà un indotto su tutto il territorio e farà da trampolino ad un settore delicato come quello del turismo. Quindi, a ragion veduta, ancora una volta, gli eventi con una forte caratterizzazione internazionale offrono al capoluogo siciliano una grande opportunità di riscatto e di riproposizione sotto altre vesti.