Il calcio italiano, la sua crisi e le possibilità di rinascita. Intervistato da Fifa.com, Alessandro Del Piero non nasconde tutte le difficoltà della Serie A: “Sta attraversando un periodo difficile, non è ai livelli che vorrebbe e non abbiamo le squadre che avevamo 10 o 15 anni fa. Oggi l’Italia è sotto pressione, c’è una grossa crisi di talenti”.
Squadre di club e Nazionale, due facce di una stessa medaglia che non brilla più: “In Brasile l’Italia era partita bene e aveva dimostrato di avere una squadra di qualità. Poi è sembrata farsi cogliere di sorpresa e lo ha pagato a caro prezzo. Ma è il calcio moderno, anche le cosiddette piccole, come il Costa Rica, sono ben organizzate e con calciatori di qualità, senza dimenticare le enormi motivazioni”.
“La gente parla di crisi di talenti anche perché i nostri club faticano in Europa – spiega l’ex bandiera juventina – Personalmente credo ci sia una grossa differenza fra l’Italia e gli altri Paesi, sia in termini di gioco che di organizzazione. Ma detto questo, l‘Italia ha sempre trovato il modo di reagire e sono sicuro che vedremo presto i club italiani competitivi in Europa e la nostra nazionale tornare al successo“.
L’avventura in India è già alle spalle, quale futuro per “Pinturicchio“? “Fino a 3-4 anni fa l’idea di fare l’allenatore non mi passava neanche per la testa perchè ero concentrato sul mio ruolo di calciatore. Ma con le esperienze fatte, viaggiando e guardando le cose in modo diverso, ho cominciato a pensare di diventare allenatore. È un ruolo duro, ma senza dubbio affascinante. Diciamo che è una piccola porta che prima era chiusa e ora è leggermente socchiusa”.