Carmelo Gullace è stato arrestato. Le manette per il sessantaquattrenne residente a Toirano, ritenuto dagli inquirenti un appartenente alla cosca “Raso-Gullace-Albanese” di Cittanova, sono scattate questa mattina al termine di un’operazione condotta dai carabinieri del Comando provinciale di Savona, in collaborazione con personale della Direzione investigativa antimafia di Genova.
Gullace, detto “Nino”, è accusato di usura, tentata estorsione ed intestazione fittizia di beni. Questa mattina, contestualmente all’arresto, sono stati sequestrati beni per un valore complessivo di circa 2 milioni di euro, di beni intestati al pregiudicato, a sua moglie e ad un prestanome, in considerazione della sproporzione tra il valore di quanto posseduto e le attività svolte.
I provvedimenti di oggi si inquadrano nell’ambito di una indagine coordinata dalla Procura di Savona, che ha preso avvio nell’estate del 2014, quando gli investigatori hanno notato assidue frequentazioni tra alcuni imprenditori della provincia savonese e personaggi sospettati di gravitare nel giro degli usurai. I successivi servizi di pedinamento e le ulteriori attività tecniche svolte dai carabinieri, oltre a registrare gli innumerevoli contatti tra gli usurai e le loro vittime, hanno delineato il ruolo ricoperto da Gullace che, in pochi anni, ha messo a disposizione del sodalizio somme consistenti, richiedendo in contropartita la restituzione del capitale maggiorato da interessi del 5/10% mensili, oppure l’ingresso negli utili delle imprese, senza figurare ufficialmente quale socio, con quote maggiorate del 30/40% rispetto al denaro versato in prestito.
Nell’ambito della stessa operazione, sono state denunciate anche altre tre persone, sottoposte a perquisizione, responsabili di aver aiutato Carmelo Gullace ad assicurare il prodotto del reato di usura e per aver concorso nel farsi dare o promettere denaro ad un tasso di interesse usurario.