La guardia di finanza di Torre Annunziata ha sequestrato beni per 5.778.939,05 euro all’ex commissario delegato per l’emergenza degli scavi archeologici di Pompei, Marcello Fiori che, insieme a nove dirigenti del Ministero dei beni culturali e della Regione Campania, ha ricevuto un invito a fornire deduzioni.
Il provvedimento arriva al termine di un‘indagine della procura della Corte dei Conti per la gestione dell’emergenza nell’area archeologica degli scavi di Pompei, a carico dell’ex commissario e dei nove alti dirigenti componenti della Commissione ministeriale di indirizzo e coordinamento che aveva il compito di approvare il piano degli interventi e di assicurarne la congruità rispetto all’obiettivo della messa in sicurezza e salvaguardia dell’area.
Al centro dell’indagine, i lavori complementari realizzati nel 2010 per la fornitura di attrezzature per spettacolo e per l’allestimento scenico del Teatro Grande di Pompei, esorbitanti rispetto all’obiettivo di messa in sicurezza, conservazione e restauro del patrimonio del sito archeologico.
L’affidamento fu effettuato senza gara e in violazione delle disposizioni emergenziali che imponevano al Commissario delegato l’attuazione delle misure dirette alla messa in sicurezza e salvaguardia dell’area archeologica, tra cui la realizzazione di opere di manutenzione ordinaria e straordinaria necessarie per impedire il degrado dei beni archeologici e consentire la piena fruizione ai visitatori, senza alcun riferimento ad interventi relativi all’allestimento di strutture o acquisto di attrezzature mobili per spettacoli teatrali.
Nel 2008, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, in considerazione dei numerosi crolli verificatisi e del grave pericolo nell’area archeologica di Pompei, fu dichiarato, fino al 30 giugno 2009, lo stato di emergenza, poi prorogato fino al 30 giugno 2010. In due anni sono stati stanziati 79 milioni di euro per la messa in sicurezza e alla salvaguardia dell’area archeologica.