L’esercito iracheno e le tribù sciite stanno cercando di circondare i jihadisti dello Stato islamico dell’Isis a Tikrit, nel terzo giorno dell’operazione militare lanciata per riconquistare la città. Le forze di sicurezza hanno fatto sapere di aver ripreso il controllo di diversi villaggi e aree petrolifere a est della città e di aver bloccato una strada attraverso cui passano i rifornimenti per i jihadisti. Il prossimo passo sarà quello di “circondare le città completamente, li soffoca e poi balzare su di loro”, ha detto il tenente generale Abdel Amir al-Zaidi.
Con il sostegno di aerei ed elicotteri, i trentamila soldati si stanno avvicinando da tre diverse direzioni, ma la loro avanzata è rallentata dal fuoco dei cecchini e dagli attacchi suicidi. Il prossimo obiettivo è riconquistare Ad Dawr e Al Alan, due centri abitati a sud e a nord di Tikrit, porte di accesso alla città.
E sarebbe in atto una sorta di rotta delle forze del sedicente califfato. In un comunicato emesso oggi, il ministero della Difesa iracheno ha affermato che i suoi “apparati d’intelligence hanno monitorato la fuga del 30% degli elementi giovani nel settore di combattimenti nella città di Fallujah”; e questo mentre a Tikrit almeno 140 terroristi sarebbero fuggiti a causa dell’avanzata delle truppe governative.
Intanto l’esercito di Baghdad avrebbe “bombardato un deposito contenente 40 missili di fabbricazione Usa nella zona di Saddat al Fallujah uccidendo almeno 35 terroristi delle bande criminali dell’Isis e distruggendo tutti i missili”. Le forze impegnate nel tentativo di strappare ai jihadisti la città a Nord di Baghdad sono costituite per un terzo dalla Quinta divisione dell’esercito iracheno e per due terzi da milizie sciite sostenute dall’Iran.