Candy Candy, prima eroina giapponese d’animazione, tutta lentiggini e simpatia, amori e delusioni, compie 40 anni. La dolce ragazzina dai grandi occhi è un manga del genere shojo, nata dai disegni di Yumiko Igarashi nel ’75, tratti dal romanzo di Kyoko Mizuki.
Passata dai cartoon tv prodotti da Toci Animation e trasmessi dal 1980 in Italia, al cinema con due film. Ora le viene dedicato un libro a firma Lidia Bechis: Candy Candy -Amori e battaglie della prima grande eroina dell’animazione.
Ambientata nei primi decenni del ‘900, tanto che nella storia a un certo punto entrerà anche la Grande Guerra, quella di Candy è la storia di un’orfanella che adottata da una ricca famiglia inglese per volere di un misterioso “zio William” deve scontrarsi con i pregiudizi della società “bene”.
Amori finiti tragicamente o interrotti per le circostanze della vita, dispetti e cattiverie subite, perdite dolorose non fermano la ragazzina in un percorso di crescita che dall’orfanotrofio la porta a un collegio esclusivo (e rigidissimo) alla scuola per infermiere. A sostenerla, oltra a una salutare ingenuità e una forza di volontà ferrea, le amicizie che non l’abbandonano mai, il supporto dello “zio William”, che si svelerà solo nell’ultimo episodio, e la compagnia del suo amato animale da compagnia, il procione Klin (che nella prima sigla italiana divenne non si sa perché un gatto).