Un girone infernale, o se si preferisce, uno scenario da film horror. Sarebbe diventato questo l’Istituto di medicina legale della Sapienza di Roma, di cui è stata disposta la chiusura per ragioni igieniche e sanitarie.
“La decisione – scrivono i quotidiani La Repubblica e Corriere della Sera, nell’edizione romana- è stata assunta dal rettore dell’università Eugenio Gaudio, che ha adottato il provvedimento prima che a muoversi fosse la procura”. In una relazione, i Nas dei carabinieri hanno sottolineato gravi carenze igieniche nella gestione dell’istituto.
I militari avrebbero trovato cadaveri nei corridoi per mancanza di posti in cui riporli, gravi carenze igieniche nella gestione dell’istituto. “La chiusura è stata necessaria per prevenire l’insorgere di questioni legate ai risultati delle autopsie che in futuro avrebbero rischiato di essere inattendibili”.
Nelle ispezioni sono stati rinvenuti resti di cadaveri conservati dal 1990. Un’anomalia dovuta al fatto che nessuno ha mai reclamato le salme. L’altro problema sollevato dai dottori dell’istituto e rilevata dai Nas è la confusione che regna nell’istituto dove è possibile vedere i cadaveri nei corridoi per mancanza di posti in cui riporli.