L’emittente russa Tv Center ha pubblicato un video con le immagini dell’agguato a Boris Nemtsov, l’oppositore di Vladimir Putin, assassinato nella notte tra venerdì e sabato con quattro colpi di pistola in pieno centro mentre passeggiava per le strade della capitale.
In migliaia, oggi hanno manifestato, a Mosca, in piazza Slavjianskaja, nel corteo per ricordare l’uomo politico assassinato. Già dalle ore successive al delitto, in centinaia erano andati a deporre un fiore in suo onore, nel luogo in cui era stato ucciso. Anche il premier italiano, Matteo Renzi compirà lo stesso atto di omaggio, in occasione della sua visita nella capitale russa, il prossimo 4 marzo. Tanti i cartelli esposti dai manifestanti, con la foto di Boris Nemtsov in bianco e nero e lo slogan “Je suis Nemtsov“, a ricalcare quello sfilato a Parigi dopo la strage nella redazione del settimanale Charlie Ebdo, e altri con le scritte “La propaganda uccide” e Non abbiamo paura”. Manifestazioni anche in altre città russe, come San Pietroburgo, Voronez, Kaliningrad.
Indagini a tutto campo, intanto a Mosca, per risalire ai responsabili dell’omicidio di Nemtsov. Un‘inchiesta trasparente e una soluzione immediata è quello che chiedono i governanti occidentali a Putin, per sgombrare ogni dubbio che il regime abbia voluto eliminare un personaggio scomodo.
A sparare sarebbe stata una sola persona, secondo quanto avrebbe raccontato un testimone oculare alla tv LifeNews, ritenuta vicina al governo. Il sicario sarebbe poi fuggito a bordo di un’auto bianca che gli inquirenti avrebbero ritrovato non lontano dal luogo dell’agguato, sul ponte Zamoskvoretskiy, di fronte alla basilica di San Basilio e a pochi passi dalla piazza Rossa.
La polizia ha sequestrato 6 proiettili calibro 9 e starebbe esaminando un video che riprenderebbe le fasi del delitto. Un delitto pianificato, secondo gli investigatori. Il killer era a conoscenza del tragitto che Nemtsov stava seguendo per tornare a casa. Sospetti si starebbero addensando anche sulla donna che era con Nemtsov al momento dell’omicidio, la top model Anna Duritskaya. Sui social circola la voce che sia una spia ucraina che avrebbe spinto Boris sulle posizioni del governo di Kiev e, dunque, contro Mosca.
A spingere su questa tesi è il presidente ucraino, Poroshenko, secondo il quale, Nemtsov è stato eliminato perché aveva raccolto prove del coinvolgimento russo in Ucraina; a molti osservatori, questa pista pare molto improbabile. Non è esclusa anche la matrice dell’estremismo islamico.
Boris Nemtsov è stato vice primo ministro ai tempi della presidenza di Boris Eltsin ed è tra i fondatori di Sojuz Pravych Sil, avversa al presidente Putin che, subito dopo l’omicidio ha parlato di “crudele delitto” ma anche di “provocazione meticolosamente pianificata”.