Roma è blindata. Circa quattromila uomini delle forze dell’ordine sono stati schierati per controllare le strade ma anche i caselli autostradali, le stazioni ferroviarie e le metropolitane in occasione della manifestazione organizzata dalla Lega Nord per “mandare Renzi a casa”.
Dopo gli interventi di Giorgia Meloni e Luca Zaia, è stata la volta del segretario della Lega. Matteo Salvini che in prima battuta ha etichettato Renzi come “una pedina” o peggio un “servo sciocco di Bruxelles”. Subito dalla piazza è partito un “vaffa…” al premier. “E’ la sfida a Renzi in casa sua. Renzi ha scelto i grandi, Confindustria, Autostrade, Marchionne, le società di gioco d’azzardo e Equitalia. Oggi lanciamo la sfida dell’Italia dei piccoli, dei medi, degli artigiani, degli imprenditori e dei produttori. Da Roma parte la sfida per conquistare il Paese. Oggi lanciamo un percorso, ma non solo per il centrodestra: ambisco a parlare a tutti, anche ai delusi di Renzi e agli ex grillini”, ha detto ancora il leader del Carroccio.
Salvini ha fatto un lungo preambolo citando le foibe, il disastro del Vajont, il genocidio degli Armeni, l’Oriana Fallaci e Don Milani. Dopo un attacco al leader di Ncd Alfano “è il problema di se stesso”, Salvini ha promesso: “Cancelleremo la legge Fornero”.
“Non condivido nulla di quello che dice Salvini – ha detto il ministro dell’Interno, Angelino Alfano – ma il suo diritto a manifestare è sacro perché è un pezzo importante della democrazia italiana, quindi proteggeremo il suo diritto con l’impiego di 4 mila uomini delle forze dell’ordine”.
Sorvegliato anche il corteo che si snoda da Piazza Vittorio fino a Campo de’ Fiori transitando per piazza Venezia. In piazza quasi 50 mila persone. Dopo gli scontri di ieri pomeriggio, l’allerta era al massimo e si temevano incidenti durante la contro-manifestazione “Mai con Salvini” dei centri sociali. Un corteo che si è svolta invece pacificamente.
IL CORTEO #MAICONSALVINI