“O’ animale” Pasquale Barra, che fu luogotenente di Raffaele Cutolo, l’uomo che accusò ingiustamente Enzo Tortora, è morto a 72 anni nel carcere di Ferrara dove stava scontando l’ergastolo.
Barra, il 19 aprile del 1983, in seguito alla sua dissociazione dalla Nuova Camorra Organizzata, indicò nel corso di un interrogatorio Enzo Tortora come un affiliato al clan e responsabile del traffico di droga nel mondo dello spettacolo. Accuse che poi Barra non confermerà rifiutando di deporre e di confermare sia al processo di primo grado che in appello.
Il soprannome di “O’ animale” gli venne dato per la “capacità” di uccidere nemici in carcere. Che secondo le cronache sarebbe 67, tra questi anche l’omicidio di Francis Turatello, il criminale milanese amico di Renato Vallanzasca, massacrato con 40 coltellate nel carcere di “Badu ‘e Carros” di Nuoro il 17 agosto 1981 e il cui cadavere venne poi brutalmente profanato. Il 23 novembre del 1980, nel corso del terribile sisma che colpì il capoluogo campano, partecipò ad una rissa nel carcere di Poggioreale che costò la vita a tre detenuti e il ferimento di otto camorristi passati ad un clan concorrente.
Nato ad Ottaviano, Barra diventò prima capozona e poi “allievo” del Raffaele Cutolo, da cui poi prese le distanze, e proprio dalle sue rivelazioni partì il blitz del 17 giugno 1983 in cui vennero arrestati 850 presunti componenti della Nuova Camorra Organizzata, tra cui il giornalista innocente Enzo Tortora.