Papa Francesco lancia un monito contro “la prostituzione delle cooperative”, che “ingannano la gente con un nome buono, per scopi di lucro”. Ma “come lottare, lottare solo? lottare con le idee? Ma lottate con la cooperativa giusta, quella vera, quella che sempre vince”. Lo ha detto nell’udienza alla Confcooperative.
“Quando il denaro diventa un idolo, comanda le scelte dell’uomo. E allora rovina l’uomo e lo condanna”, ha detto il Pontefice che citando Francesco D’Assisi ha detto: “il denaro è lo sterco del diavolo.” Ma, ha aggiunto, “per fare tutte le cose che fate ci vuole denaro!”
“L’economia cooperativa, se autentica, se vuole svolgere una funzione sociale forte – ha detto ancora il Papa – deve perseguire finalità trasparenti e limpide, promuovere l’economia dell’onestà,economia risanatrice nel mare insidioso dell’economia globale. Una vera economia promossa da persone che vogliono solo il bene comune”.
“Oggi la regola, non dico normale, abituale, ma tanto spesso si vede che tu cerchi lavoro, vieni da questa ditta che ti offre 11 ore di lavoro al giorno a 600 euro, ti piace, no? Vattene a casa”. “La fame ci fa accettare anche il lavoro in nero, per fare un esempio, anche il personale domestico, quanti uomini e donne nel lavoro domestico hanno il risparmio sociale per la pensione?”.
“Fede e identità sono alla base. – ha detto Bergoglio concludendo l’udienza alla Confcooperative – Andate avanti, dunque, e camminate insieme con tutte le persone di buona volontà! E questa anche è una chiamata cristiana, una chiamata cristiana a tutti, i valori cristiani non sono soltanto per noi, sono per condividerli, e condividerli con gli altri, con quelli che non pensano come noi, ma vogliono lo stesso che noi vogliamo, andate avanti con coraggio, siete cercatori, poeti, andate avanti”.