I giudici della seconda sezione penale hanno condannato a 8 mesi di reclusione, pena sospesa, Rita Borgia, operatrice del 118 di Messina. La vicenda riguarda un mancato soccorso che provocò la morte di un uomo di 70 anni, Antonino Savasta, paraplegico.
Secondo la denuncia dei familiari, assistiti dall’avvocato Antonino Lo Presti, la sorella dell’uomo telefonò al 118 per segnalare il malore accusato dal congiunto; l’operatrice che rispose avrebbe omesso di acquisire i dati necessari per comprendere la gravità del quadro clinico del paziente e di richiedere dati precisi circa l’entità della patologia dichiarata, limitandosi ad indicare all’interlocutrice la necessità di chiamare la guardia medica, senza provvedere lei stessa. Non avrebbe poi redatto la scheda per l’intervento richiesto e infine interrotto la telefonata rifiutando di prestare soccorso a Savasta, che morì circa tre quarti d’ora dopo quella prima richiesta di soccorso.
Ad accertarne il decesso un medico della guardia medica.