Oltre mille contratti a tempo indeterminato, dopo le 700 già effettuate nei mesi scorsi, i turni di produzione che passano da 15 a 20, nuovi riconoscimenti economici per i lavoratori dello stabilimento della Fiat-Fca Fata di Melfi. Su Twitter, il premier Matteo Renzi esulta: “Spread sotto quota 100, mille ex precari assunti a Melfi col JobsAct, via segreto bancario non solo in Svizzera. Dai che è la volta buona”.
Assunzioni contestate da un gruppo di dipendenti e dalla Fiom-Cgil che, come afferma Michele De Palma, coordinatore in azienda del sindacato, “vorrebbe riaprire la trattativa visto che a Melfi è stata siglata un’intesa duramente contestata, è necessario un normale negoziato”.
Secondo i responsabili di Fim-Cisl, Uilm-Uil Fismic, Ugl Aqcf e delle rappresentanze sindacali aziendali ” l’investimento di oltre un miliardo di euro – ha spiegato il segretario nazionale Fim Cisl Ferdinando Uliano – che hanno sottoscritto gli accordi sindacali con il Lingotto, ha consentito la messa in produzione della jeep Renegade e della 500x. L’istituzione dei 20 turni consentono di evitare gli straordinari attualmente in corso nello stabilimento e di procedere alla stabilizzazione degli oltre mille contratti. Attualmente gli ingressi sono stati circa 700 unità con solo 8 lavoratori che si sono dimessi. I distacchi di lavoratori in Cigs attualmente sono 250 da Cassino e 100 da Pomigliano”.
I turni divisi su quattro squadre saranno in fase sperimentale fino al 2 agosto del 2015. “Abbiamo contrattato con l’azienda il riconoscimento di una indennità economica di 120 euro mensili tra indennità e maggiorazioni contrattuali – ha aggiunto Uliano – l”accordo di oggi costruisce i presupposti per far diventare Melfi lo stabilimento Fca con il più alto numero di occupati in Europa”
Secondo la Uilm “non solo è decisivo per l’economia lucana, ma rappresenta un passo fondamentale per la realizzazione di quel piano industriale che dovrà portare alla saturazione di tutti gli stabilimenti italiani”.
A Pomigliano d’Arco, nel frattempo, aumenta la produzione delle Panda e la Fiat-Fca ha deciso il rientro in pianta stabile di altri dodici lavoratori che usciranno, quindi, dai contratti di solidarietà. “La produzione salirà da 400 a 420 vetture a turno – dice Raffaele Apetino, segretario regionale della Fim settore auto – e a marzo non ci sarà cassa integrazione”.