Sono state smentite le notizie che ritenevano chiuso un accordo tra la multinazionale di Mountain View il fisco italiano. “La notizia non è vera, non c’è l’accordo di cui si è scritto. Continuiamo a cooperare con le autorità fiscali” è questa la dichiarazione che ha rilasciato un portavoce di Google Italia riguardo alla indiscrezione che questa mattina ha rivelato il Corriere della Sera, poi ripresa dalle agenzie di stampa.
Diversi quotidiano hanno riportato anche la smentita del procuratore della Repubblica di Milano, Bruti Liberati: “Allo stato delle attività di controllo non sono state perfezionate intese con la società”. Lo ha comunicato in una nota, in relazione al caso Google confermando che sono in corso indagini fiscali nei confronti del gruppo, all’esito delle quali “saranno tratte le valutazioni conclusive”.
Il Corriere della Sera continua però a sostenere la veridicità della notizia: “In realtà l’accordo che i legali di Google hanno raggiunto la settimana scorsa – si legge sul sito – dopo una riunione in Procura a Milano con i pm dell’inchiesta, il procuratore aggiunto Francesco Greco e gli inquirenti della GdF prevede che la compagnia americana formalizzi la settimana prossima l’apposita istanza di adesione alla Agenzia delle Entrate sulla base della fotografia scattata dal processo di constatazione della Guardia di Finanza”.
Secondo le indiscrezioni che erano circolate in mattinata, il gigante californiano della rete avrebbe pagato circa 320 milioni di euro di tasse su 800 milioni che riconosce come imponibile prodotto in Italia dal 2008 al 2013.