È crollato lentamente un pezzo per volta quel tratto di strada che collega Palermo con Agrigento. Dopo il cedimento della rampa dell’ormai famoso viadotto Scorciavacche 2 avvenuto alla vigilia di Capodanno, una settimana dopo la consegna dei lavori, avvenuta con tre mesi d’anticipo, è adesso di nuovo emergenza.
Un nuovo fronte di frana all’altezza di Villafrati in provincia di Palermo ha provocato l’interruzione del traffico in direzione di Agrigento.
Nella zona sono intervenuti gli operai dell’Anas, i carabinieri e gli agenti della polizia stradale. Anche qui, come nel resto della provincia, si è continuato a lavorare sotto la pioggia che da sabato notte non dà tregua nel capoluogo e in provincia. Non c’è insomma pace per gli automobilisti che percorrono quella strada. Già il 4 febbraio scorso vi è stato un altro crollo sempre nei pressi del viadotto.
Sulla Statale 121, considerata una delle arterie più pericolose d’Italia, il tratto interessato ai lavori di manutenzione e rifacimento è di circa 34 chilometri, per un costo complessivo che supera i 295 milioni di euro. Il primo cantiere è stato aperto nel 2013 dalla Bolognetta spa, il raggruppamento d’imprese che si è aggiudicato l’appalto e che ha come capofila la Cmc di Ravenna. I lavori completati dovrebbero essere consegnati nel 2016. Il tratto interessato agli smottamenti, poco più di un chilometro che include due viadotti, è costato 13 milioni di euro.