La commedia Birdman vince il Premio Oscar 2015 come miglior film. Una vittoria che era stata data per molto probabile fin dalla vigilia e che è diventata praticamente certa quando, in fondo alla serata, il film ha accumulato “statuette” per la miglior sceneggiatura e per il miglior regista. L’annuncio dato da Sean Penn è arrivato alle 6.05 in Italia.
Birdman ha superato la concorrenza di “The Grand Budapest Hotel”, un giallo piuttosto originale (entrambi i film avevano ottenuto nove nomination): quattro statuette anche per lui. È rimasto quasi a bocca asciutta “Boyhood“, film drammatico diretto da Richard Linklater che veniva indicato come possibile “sorpresa” e che invece ha portato a casa solo un premio grazie a Patricia Arquette, miglior attrice non protagonista. Tre statuette per Whiplash.
Eddie Redmayne, il 33enne inglese, vince il premio come migliore attore: è lui il protagonista del film “La Teoria del tutto” dove indossa i panni del celebre astrofisico Stephen Hawking affetto da una malattia degenerativa. Julianne Moore, come da copione, stravince invece l’Oscar per la miglior attrice protagonista: ha interpretato nel film Still Alice la parte di una donna malata di Alzheimer. Due scelte, comunque condivisibili, che sembrano indicare come i giurati abbiano preferito professionisti in grado di calarsi (brillantemente) nella parte di personaggi affetti da gravi malattie.
Alle 3.00, fra i primi premiati della lunga serata, arriva la più bella sorpresa per il cinema italiano. Milena Canonero vince il suo quarto Oscar per i migliori costumi nel film The Grand Budapest Hotel. Non è un trionfo come lo fu lo scorso anno, con La Grande Bellezza di Sorrentino ma è comunque una presenza importante per la costumista torinese che ha compiuto 69 anni.
Particolarmente commovente il momento in cui Meryl Streep ha introdotto il tradizionale momento dedicato ai personaggi dello spettacolo e della cultura scomparsi nell’ultimo anno, fra cui il più popolare è Robin Williams. Dispiace però che gli organizzatori, in questa rassegna fotografica scandita dalla musica, abbia dimenticato un personaggio di spessore internazionale (che fu candidato agli Oscar negli anni ’80) come il regista italiano Francesco Rosi, morto a gennaio scorso: un’assenza che è stata notata dagli appassionati che hanno scatenato la loro rabbia su Twitter. Fra i momenti più applauditi invece la performance canora di Lady Gaga, particolarmente sobria nell’abbigliamento e quasi perfetta dal punto di vista vocale.
BIRDMAN: La regia è di Alejandro González Iñárritu, gli attori principali sono Michael Keaton, Zach Galifianakis, Edward Norton, Andrea Riseborough, Amy Ryan. Il film racconta la storia di Riggan Thompson, una star che ha raggiunto il successo planetario nel ruolo di Birdman, supereroe alato e mascherato. Ma la celebrità non gli basta, Riggan vuole dimostrare di essere anche un bravo attore. Decide allora di lanciarsi in una folle impresa: scrivere l’adattamento del racconto di Raymond Carver Di cosa parliamo quando parliamo d’amore, e dirigerlo e interpretarlo in uno storico teatro di Broadway. Nell’impresa vengono coinvolti la figlia ribelle Sam, appena uscita dal centro di disintossicazione, l’amante Laura, l’amico produttore Jake, un’attrice il cui sogno di bambina era calcare il palcoscenico a Broadway, un attore di grande talento ma di pessimo carattere. “Birdman” era anche stato premiato come miglior film agli Independent Spirit Awards, importante premio riservato ai film americani con un budget inferiore ai 20 milioni di dollari (vinto anche il premio per il miglior attore protagonista e migliore fotografia).
La cerimonia si è svolta al Dolby Theatre di Los Angeles ed è stata condotta da Neil Patrick Harris, molto noto in America ma anche in Italia per essere il protagonista della serie televisiva How I met your mother.
Questi i riconoscimenti, categoria per categoria
MIGLIOR FILM Birdman
MIGLIOR ATTORE Eddie Redmayne
MIGLIOR ATTRICE Julianne Moore
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA Jonathan Kimble Simmons (Whiplash)
MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA Patricia Arquette (Boyhood)
MIGLIOR REGIA Alejandro González Iñárritu
MIGLIOR SCENEGGIATURA Birdman
MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE The imitation game
MIGLIOR FILM STRANIERO Ida (Polonia) di Pawel Pawlikowski
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO The Phon call di Mat Kirkby
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO DOCUMENTARIO Crisis hotline: Veterans Press 1 di Ellen Goosemberg
MIGLIOR CORTO D’ANIMAZIONE Feast di Patrick Osborne
MIGLIOR DOCUMENTARIO CitizenFour di Laura Poitras, Mathilde Bonnefoy, Dirk Wilutzki
MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE Big Hero 6 di Don Hall e Chris Williams
MIGLIOR MONTAGGIO Tom Cross (Whiplash)
MIGLIOR MONTAGGIO SONORO Craig Mann, Ben Wilkins, Thomas Curley (Whiplash)
MIGLIOR FOTOGRAFIA Emmanuel Lubetzki (Birdman)
MIGLIOR COLONNA SONORA Alexandre Desplat (The Grand Budapest HOtel)
MIGLIOR SOUND EDITING American Sniper
MIGLIORI EFFETTI SPECIALI Interstellar (Paul Franklin, Andrew Lockley, Scott Fisher, Ian Hunter)
MIGLIOR SCENOGRAFIA: Adam Stockhausen e Anna Pinnock (The Grand Budapest Hotel)
MIGLIORI COSTUMI Milena Canonero (The Grand Budapest Hotel)
MIGLIOR TRUCCO E ACCONCIATURA Frances Hannon e Mark Coulier (The Grand Budapest Hotel)