Un grande Carrizo, il ritorno al gol di Kovacic e la giusta dose di fortuna salvano l’Inter di Mancini che supera il Cagliari 2-1 compiendo un importante passo in avanti in classifica. Zola non deve comunque disperare, questa sera i suoi non hanno affatto demeritato sul piano del gioco e delle occasioni.
Un primo tempo dal sapore di “grande incompiuta” al Sant’Elia. Nonostante le statistiche incoronassero Inter e Cagliari come migliori formazioni realizzarici nei primi 45′, negli spogliatoi si va sullo 0-0.
Conti alla mano, l’Inter è riuscita a fallire almeno cinque nitidissime palle gol, due delle quali (clamorose) con Podolski. Padroni di casa in difficoltà, l’unica vera chance offensiva porta la firma di Cop (36′).
Al rientro in campo la ruota comincia a girare in favore dei nerazzurri che passano subito in vantaggio al 47′ grazie alla rete di Kovacic, bravo a battere Brkic con un piattone sinistro su assist involontario di Icardi.
Dopo i primi minuti di sbandamento, il Cagliari reagisce con forza sfiorando il gol del pari con Cossu, M’Poku e Longo. Solo un grande Carrizo riesce ad evitare il peggio, l’Inter intravede gli spettri di Glasgow.
Nel momento di maggiore pressione dei sardi, Icardi trova il raddoppio al 68‘: Campagnaro ruba palla e serve Medel, il numero 18 serve l’argentino che fa fuori Capuano e fulmina il portiere rossoblu con un bel sinistro a giro.
Sembra davvero calato il sipario al Sant’Elia, ma l’ex interista Longo riapre il match con un destro violentissimo da posizione defilata che prima si stampa sul palo e poi rimbalza sulla schiena di Carrizo terminando in rete: è autogol. Il forcing dei cagliaritani si esaurisce lentamente, il finale non cambia: 1-2.