È morto sabato sera Luca Ronconi: il grande regista, legato al mondo del teatro, era ricoverato al Policlinico di Milano da alcuni giorni a causa di una polmonite. Avrebbe compiuto 82 anni l’8 marzo.
Ronconi era nato in Tunisia nel 1933 e dopo aver ottenuto a 20 anni il diploma al corso di recitazione dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica di Roma inizia una luminosa carriera. Il suo primo lavoro come attore è “Tre quarti di luna” dove a dirigerlo ci sono due grandi nomi dello spettacolo come Luigi Squarzina e Vittorio Gassman.
Il suo esordio alla regia è datato 1963 e ottiene la popolarità con l’Orlando Furioso (1969) che “esporta” anche a New York e che poi dirigerà anche in una versione cinematografica. Dal 75 al 77 dirige la sezione teatro della Biennale di Venezia e fonda anche il Laboratorio di Progettazione Teatrale di Prato. Per sei anni è stato anche direttore del Teatro Stabile di Torino e direttore artistico del Teatro di Roma. All’alba del terzo millennio si è impegnato con Sergio Escobar alla guida artistica del Teatro di Milano. E’ stato unanimemente ritenuto come uno degli innovatori del teatro italiano, oltre che un nome prestigioso della lirica.
Il suo ultimo lavoro è Lehman Trilogy, in scena al Piccolo Teatro Grassi di Milano dallo scorso gennaio.
In serata i vertici della Scala di Milano in un comunicato hanno annunciato che domenica sulla facciata del teatro sarà esposta la bandiera a mezz’asta in segno di lutto per la scomparsa di “una delle figure principali del teatro europeo”.