All’interno di Forza Italia il clima è sempre più caldo, l’insoddisfazione nei confronti del vertyice è aumentata specialmente dopo la rottura del patto del Nazareno e l’avvicinamento alle posizioni di Matteo Salvini. Adesso il partito è alle prese con una rivolta pugliese: i coordinatori provinciali e i vice-coordinatori regionali di Fi vicini a Raffaele Fitto si sono dimessi per protesta dopo la decisione di Silvio Berlusconi di commissariare il partito nella regione nominando Luigi Vitali.

In questo modo, rendono noto “liberiamo il commissario incaricato dall’onere di valutare il nostro livello di allineamento ‘al nuovo corso, sgombrando il campo da qualunque equivoco circa la nostra coerente battaglia, al fianco di Raffaele Fitto, per una reale ricostruzione del Partito e del Paese”.

E il consigliere politico forzista Giovanni Toti ha commentato la vicenda al Gr1 gettando acqua sul fuoco: “C’è un commissario, dopodiché, come è noto, Fi aprirà una stagione di congressi”. Per Toti “nel partito ci sono sensibilità diverse, non le abbiamo mai nascoste. Il partito non è affatto nel caos. Ha una linea chiara e condivisa e indirizzata dal presidente Berlusconi”.

Ma gli animi dei cosiddetti “Ricostruttori” non si sono per nulla placati. Per Fitto “la confusione regna sovrana”, attacca in un videoforum su Repubblica.it. “Nel nostro partito – ha aggiunto Fitto –  aver avuto ragione viene considerato il principale torto”. “Abbiamo vissuto un anno al seguito di Matteo Renzi, da Forza Italia siamo diventati ‘Forza Renzi’, e poi dalla sera alla mattina ‘Forza Salvini’. Invece di prendere atto di questi errori, si commissaria la Puglia. Ma non ci spaventano, questo è un atto di debolezza, non un atto di forza”. “Noi – ha concluso Fitto – vogliamo ricostruire Forza Italia, proprio perché riteniamo gli atti di Berlusconi un atto di debolezza, non vogliamo contrapporci”.