Sono scattati i primi provvedimenti punitivi per la vicenda degli insulti via Facebook a un detenuto suicida nel carcere milanese di Opera da parte di agenti della polizia penitenziaria; il capo del Dap, Santi Consolo, ha firmato 16 provvedimenti cautelari di sospensione e ha concordato ‘l’avvio del procedimento disciplinare’.
Il dipartimento ha trasmesso “un rapporto corposo predisposto dal nucleo investigativo centrale” alla magistratura perché faccia le sue valutazioni: “se ci sono reati questa amministrazione si costituirà parte civile per danno all’immagine”, ha precisato il capo del Dap. Sulla vicenda era intervenuto anche il ministro della Giustizia Andrea Orlando, per il quale “si tratta di atti intollerabili”.
Dopo il suicidio in carcere del detenuto romeno Ioan Gabriel Barbuta, in carcere con l’ergastolo per un omicidio, nella pagine Facebook dell’Alsippe, uno dei sindacati degli agenti della polizia penitenziaria erano apparsi commenti pesantissimi del genere “Meno uno” e “un romeno in meno“, o “Chi se ne frega“, che hanno provocato le reazioni sdegnati degli altri sindacati e scatenato un caso; il Dipartimento della polizia penitenziaria ha aperto un’inchiesta che ha portato all’individuazione dei primi sedici presunti responsabili.