Ultimo saluto ad Alba a Michele Ferrero | Il vescovo: “Ci sentiamo tutti più orfani”

di Redazione

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Ultimo saluto ad Alba a Michele Ferrero | Il vescovo: “Ci sentiamo tutti più orfani”

| mercoledì 18 Febbraio 2015 - 10:47

Alba saluta Michele Ferrero, il “padre” della Nutella e l’uomo che ha portato l’omonima azienda a diventare un colosso internazionale che dà lavoro a circa 30 mila persone nel mondo. L’imprenditore è scomparso sabato scorso a Monaco all’età di 89 anni.

Un lungo applauso della folla presente in piazza Risorgimento ad Alba ha accolto l’arrivo del feretro di Michele Ferrero alla cattedrale di Alba dove sono stati celebrati i funerali. Ad accompagnarlo la vedova MariaFranca con il figlio Giovanni, ceo del Gruppo. Alle esequie è presente il Premier Matteo Renzi. Poco prima erano arrivati anche Romano Prodi, il vice ministro Andrea Olivero, il viceministro Enrico Costa, il presidente del Coni Malagò, il presidente del Piemonte Sergio Chiamparino, il sindaco di Torino Piero Fassino.

”Tutte le famiglie di Alba sono in lutto e tutti noi ci sentiamo più orfani e più poveri”. Così monsignor Giacomo Lanzetti, vescovo di Alba nell’omelia durante le esequie di Michele Ferrero, patron dell’omonimo colosso dolciario. ”Tutti sono concordi nel segnalare la grandezza non solo imprenditoriale ma anche umana, civile e morale di Michele Ferrero che sentiamo uno di noi e proprio per questo oggi ci viene a mancare un campione della virtù della nostra terra -ha proseguito il vescovo di Alba- sappiamo quanto ha fatto per la sua terra e non solo, sentiamo forte il sentimento del grazie e il debito di continuare a lavorare con la sua operosità e il suo stile”, ha concluso.

Michele Ferrero ”è stato un grande innovatore, un grande imprenditore che ha saputo coniugare l’interesse del territorio con lo sviluppo dell’impresa che è diventata globale”. Sono state queste le parole del presidente del Piemonte, Sergio Chiamparino. A chi gli domandava se ora, con la scomparsa di Michele Ferrero potrebbero verificarsi ripercussioni negative sull’economia del territorio cuneese, Chiamparino ha risposto: ”Un’azienda così solida e ben impostata è in grado di affrontare a viso aperto tutte le sfide della competizione globale mantenendo saldo il rapporto con il territorio”.

Per Alba, la città della Ferrero, è una giornata di lutto: scuole e negozi chiusi, bandiere a mezz’asta e quattro maxischermi posti nelle vie del centro per assistere alla cerimonia.

Già martedì sono stati tantissimi i dipendenti, ex dipendenti e semplici cittadini, circa 10 mila persone, che si sono recati alla camera ardente, allestita all’interno dello stabilimento. A rendere omaggio a Michele Ferrero sono stati anche  John Elkann e Sergio Marchionne.

Michele Ferrero aveva lasciato dal 1997 la guida del gruppo dolciario, oggi nelle mani del figlio Giovanni. Solo quattro anni fa la città aveva pianto l’altro figlio di Michele, Pietro, morto in Sudafrica a soli 47 anni.

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