È stata uccisa dal fidanzato la ragazza che venne ritrovata morta in un dirupo nell’agosto del 2014. Il ragazzo, Emanuele Casula, ha confessato sia l’omicidio della sua ragazza, Veronica Balsamo, 23 anni, sia il tentato omicidio di un altro uomo.
Casula è stato arresto ad ottobre e, nel corso dell’udienza di martedì del processo a suo carico, è emerso che ha confessato entrambi gli episodi, che sarebbero avvenuti in preda a paranoie e allucinazioni. Secondo la perizia psichiatrica discussa martedì davanti al gip Carlo Camnasio, Casula è solo parzialmente capace di intendere e di volere, ma è in grado di affrontare un processo ed è anche socialmente pericoloso.
Il 18enne, apprendista saldatore, famiglia originaria della Sardegna, secondo la difesa, quella tragica sera del 24 agosto scorso non era pienamente capace di intendere e di volere poiché affetto da un disturbo psicotico riconducibile al consumo di cannabis.
La stessa notte in cui morì Veronica, Emanuele Casula aggredì anche Gianmario Lucchini, 35enne chierichetto di Grosotto, colpito con un cacciavite.