Le pillole per smettere di fumare funzionano, anche contro la volontà dei pazienti. Se fino ad ora la prassi prevedeva che la prescrizione avvenisse solo dopo che i medici avessero constatato il reale impegno del paziente a smettere, un recente studio – pubblicato su Jama, rivista edita da una delle principali associazioni mediche americane – dimostra che gli effetti delle medicine sono tangibili anche contro il volere del fumatore.
Le linee guida raccomandate dai medici quando si vuole smettere di fumare prevedono una serie di terapie graduali che inibiscono poco a poco il desiderio di fumare nel paziente, tra cui cerotti, gomme e altri rimedi alla nicotina. Inoltre le pillole, che si ottengono solo tramite prescrizione, non vengono rimborsate dalle assicurazioni senza questo percorso graduale, al termine del quale il medico sceglie la terapia farmacologica.
Lo studio, effettuato su 1.500 pazienti in 61 cliniche tra l’America e altri paesi, mostra che le pillole sono efficaci e aprono una possibilità per un numero elevato di persone dipendenti dalla nicotina. Dei pazienti sottoposti alla ricerca nessuno era predisposto a smettere di fumare immediatamente, ma tutti hanno detto che avrebbero voluto diminuire per poi abbandonare definitivamente il vizio entro tre mesi.
Negli Usa, il fumo uccide 480.000 persone l’anno, ed è la principale causa di morte tra quelle prevenibili.