Mars One è un progetto proposto e guidato dal ricercatore olandese Bas Lansdorp che vorrebbe stabilire una colonia permanente su Marte. Il progetto vorrebbe inviare nell’orbita di Marte un satellite artificiale per le telecomunicazioni nel 2016 e infine, dopo alcuni altri passaggi intermedi, inviare esseri umani per avviare una colonia permanente nel 2025.
Tra le persone che si sono candidate a far parte del gruppo c’è anche un ragazzo italiano, Pietro Aliprandi, che è tra le cento persone di tutto il mondo selezionate per far parte della squadra. Astronauti non professionisti hanno presentato da tutto il mondo la loro candidatura e da mesi stanno attraversando un lungo processo di selezione: per loro in palio un biglietto di sola andata per lo Spazio.
I cento rimasti in lizza devono affrontare nuovi test e ancora un lungo percorso di formazione. Sono 50 uomini e 50 donne, provenienti da tutti i continenti, che sono determinati e pronti ad affrontare la fase due del progetto. Tra i 31 europei c’è anche il 25enne italiano, Pietro Aliprandi, studente di medicina a Trieste. “Ho sempre sognato di visitare la luna, i pianeti e le stelle – dice nella sua presentazione -. Ispirato dai più famosi film di fantascienza, sin da piccolo ho scritto brevi racconti su viaggi nello Spazio, sognando sempre di essere uno dei protagonisti”.
Ma ancora la strada per arrivare sul Pianeta Rosso è particolarmente lunga. Il progetto è stato lanciato nel 2012 e l’imprenditore olandese è sempre alla ricerca di fondi. Dall’altra parte la comunità scientifica si è detta particolarmente scettica: il progetto è stato bocciato dagli esperti del Massachusetts Institute of Technology (Mit) di Boston, che denunciano gravi errori di calcolo. La loro simulazione, presentata al congresso astronautico internazionale di Toronto, parla chiaro: i coloni potrebbero morire per asfissia dopo appena 68 giorni.