Gli industriali siciliani hanno incontrato a Palermo l’ambasciatore di Israele in Italia, Naor Gilon. Obiettivo: creare opportunità di business fra le varie realtà imprenditoriali dei due Paesi, stabilendo un ponte nell’ambito della ricerca e dello sviluppo scientifico, industriale e tecnologico. Agricoltura, energia, sicurezza, financial technology, innovation, ambiente e acqua, sanità, start up e trasporto e infrastrutture i principali settori di interesse.
“Israele – ha detto l’ambasciatore Gilon – è molto simile alla Sicilia per grandezza e numero di abitanti e sono certo che le sinergie possono essere tante. Il primo settore della nostra economia è rappresentato dall’alta tecnologia, metà del Pil deriva da lì. Ogni anno, spendiamo il 4,5 per cento del nostro prodotto interno lordo proprio in ricerca e sviluppo e contiamo qualcosa come 5 mila start up. Non è un caso, quindi, che sul versante dell’innovazione Israele sia secondo al mondo dietro solo agli Stati Uniti”.
“Al momento – ha detto Nino Salerno, vicepresidente di Confindustria Sicilia con delega all’internazionalizzazione – i numeri delle relazioni commerciali tra Sicilia e Israele non sono altissimi e quindi i margini di crescita per le nostre imprese sono molto ampi. Inoltre con il consorzio Arca, incubatore dell’Università di Palermo e nostro partner in Sicilia della rete Enterprise Europe Network, stiamo sviluppando diverse applicazioni di idee innovative, molte delle quali proprio nei settori di interesse israeliani”.
L’ambasciatore ha quindi invitato le imprese siciliane alle prossime fiere d’Israele: MedinIsrael dal 23 al 26 marzo; Cibertech 2015 il 24 e 25 marzo; Agritech Israel dal 28 al 30 aprile e Watec dal 13 al 15 ottobre.